(Foto Daniele Canali / Marmonews.it)
Uno dei tanti spunti di assoluto interesse dell’analisi del mercato mondiale della pietra, emerso nel 26° Rapporto sul marmo e la pietra nel mondo, riguarda le dinamiche storiche ed anche congiunturali dell’Italia, Paese destinato, anche nella pietra naturale, ad alternare periodi di luce a periodi di ombre. Nell’ultimo anno, il 2014, si conferma un ristagno ormai consolidato, che si sostanzia nel mantenimento dei livelli acquisiti negli anni precedente, ma costantemente erosi nell’incidenza sui mercati: una leadership che sembrerebbe consumarsi nel mercato globale per mantenersi solo nel ristretto ambito europeo.
Il dato del consuntivo 2014, dal lato delle esportazioni, appare in linea con quello del decennio precedente, 3 milioni e 112 mila tonnellate a fine 2014 a fronte dei 3 milioni e 89 mila del 2004, ma distante dai 3,5 milioni di fine anni novanta e primi anni duemila; pur con una particolarità degna di assoluta attenzione, in quanto il materiale grezzo venduto all’estero è praticamente raddoppiato, passando dalle 706 mila tonnellate del 2004 ad 1 milione e 509 mila del 2014 (la soglia del milione è stata superata per la prima volta nel 2006, e poi si è costantemente incrementata fino ad oggi, ad eccezione della congiuntura 2014-2013 cha ha segnato in termini quantitativi una lieve flessione).
Allo stesso tempo i lavorato finiti sono diminuiti di oltre un quarto passando dai 2,3 milioni del decennio precedente agli attuali 1,6 milioni.
Soffermandoci sulla dinamica congiunturale dell’ultimo anno si evidenzia che è stata caratterizzata da una perdita complessiva di oltre 110 mila tonnellate, di cui più di 50 per i materiali lavorati e circa 60 per i materiali lapidei grezzi.
Da sottolineare invece che dopo molto tempo, ultimo dato in controtendenza nel 2010, si è registrata una ripresa dal lato delle importazioni. Nello specifico abbiamo assistito ad una variazione positiva dei materiali grezzi, circa il 6% in più rispetto al 2013.
La redditività nell’export di prodotti finiti ha comunque ottenuto un prezzo medio unitario in aumento di circa cinque punti, superando i 54 euro per metro quadrato equivalente. Sempre per quanto concerne il valore, l’incidenza del prodotto finito sul totale esportato e rimasta superiore ai quattro quinti del totale, nonostante la politica del grezzo perseguita negli ultimi esercizi da diversi operatori.
Abbiamo quindi osservato che il 2014 ha ottenuto una variazione negativa del -3,4% per quanto riguarda le quantità di materiale lapideo venduto all’estero, determinato sia dall’andamento dei grezzi che dei lavorati, mentre dal alto delle importazioni abbiamo descritto una inversione di tendenza determinata maggiormente dalla componente grezza (+10%).
Passiamo ora a valutazioni attinenti i primi sei mesi dell’anno in corso, il 2015, sia a livello nazionale che a quello distrettuale.
Nella prima parte di quest’anno il settore lapideo italiano ha esportato 1.544.352 tonnellate di marmi, graniti, travertini e altri materiali sia grezzi sia lavorati per un valore di 972.113.844 euro, registrando un calo delle quantità del -4,6%, ma un aumento dei valori del +5,8%.
Anche nel caso delle importazioni abbiamo registrato un calo del -3,3% nelle quantità, per un totale di 674 mila tonnellate di materiale importato, e una variazione positiva in valore del +11,9%, per un totale di circa 212 milioni di euro.
Nello specifico osserviamo che i lavorati semplici, che pesano solo il 7% sul totale dei lavorati, hanno subito, all’export, sia nelle quantità che nei valori delle contrazioni di quasi 19 punti percentuali, mentre all’import hanno ottenuto rimbalzi interessanti pari al +43% per le quantità e +45% per i valori.
I lavorati speciali hanno invece registrato sostanzialmente variazioni soddisfacenti: l’export di 729 mila tonnellate ha generato un +2% rispetto ai primi sei mesi del 2014, ed in valore con 759 milioni di euro una variazione addirittura del +7,9%. Il marmo con 490 milioni ha ottenuto un +8,9% ed il granito con 270 milioni di euro un +6,1%. In sostanza i primi sei mesi delle vendite all’estero di materiali lapidei lavorati hanno evidenziato valori in decisa ascesa, +7,3%, con le quantità nel complesso stabili.
Positivi anche gli andamenti dell’import di lavorati, +16% per i valori, pari a 58 milioni di euro, e +13% le quantità, pari a 149 mila tonnellate.
All’opposto dei lavorati i materiali grezzi nei primi sei mesi dell’anno in corso hanno registrato nelle esportazioni una diminuzione del -9,2% nelle quantità, fermandosi a 752 mila tonnellate, per un valore che invece è rimasto sostanzialmente stabile, +0,2% e pari a 195 milioni di euro. Questo dato testimonia che i nostri operatori riescono comunque a mantenere nelle vendite dei prodotti dei prezzi medi unitari piuttosto elevati. Le stesse dinamiche sono però riscontrabili anche nella componente delle importazioni per le quali abbiamo registrato 525 mila tonnellate, in calo del -7,1%, e 154 milioni di euro di materiale acquistato, in aumento nei valori del +10.4%.
Interscambio commerciale prodotti lapidei I° semestre 2015
|
|
|
IMP2013
|
IMP2014
|
Diff. 2015-14
|
EXP2013
|
EXP2014
|
Diff. 2015-14
|
|
|
|
|
|
|
|
|
lavorati semplici 6801
|
Euro
|
3.948.599
|
5.732.235
|
45,2
|
16.509.565
|
13.418.640
|
-18,7
|
KG
|
29.617.897
|
42.341.877
|
43,0
|
70.636.492
|
57.514.402
|
-18,6
|
|
|
|
|
|
|
|
|
lavorati speciali 6802
|
Euro
|
42.753.925
|
48.748.193
|
14,0
|
704.464.143
|
759.936.136
|
7,9
|
KG
|
94.621.349
|
99.420.720
|
5,1
|
714.789.394
|
729.407.766
|
2,0
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di cui marmo
|
Euro
|
18.123.760
|
20.158.698
|
11,2
|
450.375.514
|
490.320.703
|
8,9
|
KG
|
36.963.455
|
39.355.985
|
6,5
|
442.046.902
|
457.468.044
|
3,5
|
|
|
|
|
|
|
|
|
di cui granito
|
Euro
|
24.630.165
|
28.589.495
|
16,1
|
254.088.629
|
269.615.433
|
6,1
|
KG
|
57.657.894
|
60.064.735
|
4,2
|
272.742.492
|
271.939.722
|
-0,3
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ardesia 6803
|
Euro
|
3.119.516
|
3.465.890
|
11,1
|
3.174.705
|
3.658.306
|
15,2
|
KG
|
7.710.896
|
7.438.932
|
-3,5
|
4.384.339
|
4.944.338
|
12,8
|
|
|
|
|
|
|
|
|
totale lavorati
|
Euro
|
49.822.040
|
57.946.318
|
16,3
|
724.148.413
|
777.013.082
|
7,3
|
KG
|
131.950.142
|
149.201.529
|
13,1
|
789.810.225
|
791.866.506
|
0,3
|
|
|
|
|
|
|
|
|
calcarei grezzi
|
Euro
|
46.618.741
|
47.707.803
|
2,3
|
176.895.568
|
175.112.818
|
-1,0
|
KG
|
191.965.675
|
154.780.713
|
-19,4
|
763.444.000
|
678.863.715
|
-11,1
|
|
|
|
|
|
|
|
|
silicei grezzi
|
Euro
|
93.723.167
|
107.165.439
|
14,3
|
17.781.270
|
19.987.944
|
12,4
|
KG
|
373.553.815
|
370.785.394
|
-0,7
|
65.159.745
|
73.621.471
|
13,0
|
|
|
|
|
|
|
|
|
totale grezzi
|
Euro
|
140.341.908
|
154.873.242
|
10,4
|
194.676.838
|
195.100.762
|
0,2
|
KG
|
565.519.490
|
525.566.107
|
-7,1
|
828.603.745
|
752.485.186
|
-9,2
|
|
|
|
|
|
|
|
|
totale lapideo
|
Euro
|
190.163.948
|
212.819.560
|
11,9
|
918.825.251
|
972.113.844
|
5,8
|
KG
|
697.469.632
|
674.767.636
|
-3,3
|
1.618.413.970
|
1.544.351.692
|
-4,6
|
Fonte: Elaborazioni su dati Istat
Possiamo pertanto sintetizzare che i primi sei mesi dell’anno 2015, a livello nazionale, sono stati contraddistinti per delle contrazioni nelle quantità di materiale lapideo venduto all’estero, in particolare nella componente grezza, ma con dei valori che a livello complessivo, e soprattutto per i materiali lavorati, hanno ottenuto tendenze più che favorevoli.
A questo punto passiamo ad analizzare le dinamiche che hanno interessato due dei maggiori distretti lapidei italiani, quello apuano e quello veneto, tenendo in considerazione che per quanto riguarda i primi sei mesi dell’anno faremo riferimento esclusivamente ai valori esportati e non alla quantità degli stessi, oltre al fatto che saranno utilizzate delle codifiche ateco, per i materiali, leggermente distinte da quelle del livello nazionale.
Nel distretto apuo-versiliese nell’insieme delle diverse componenti lapidee si è passati da 333 milioni di vendite all’estero nei primi sei mesi del 2014, ai 357 milioni dell’anno 2015, per una variazione positiva del +7%, e sulla stessa lunghezza anche il distretto veneto, con una variazione complessiva addirittura maggiore (+10,5%).
Nello specifico osserviamo che il materiale grezzo nel distretto apuano ha avuto una leggera flessione del -2,1%, mentre la sola provincia di Massa-Carrara ha invece registrato un +0,7%.
Sempre nel comprensorio, nei primi sei mesi del 2015, il marmo e granito lavorato, la componente di maggiore rilevanza del settore lapideo, ha registrato, rispetto allo stesso periodo del 2014, e in continuità con quanto si era già osservato nei consuntivi precedenti, una crescita in valore di circa l’11%, assommando a euro 257 milioni di export; allo stesso tempo il distretto veneto con circa 242 milioni di vendite effettuate ha ottenuto una variazione positiva del +11,7%, leggermente superiore a quella apuana. In sintesi si tratta di segnali, per entrambi i distretti, e per entrambe le componenti lapidee, più che soddisfacenti e che confermano, se ancora ve ne fosse bisogno, l’ottima richiesta del materiale lapideo, sia grezzo che lavorato, da parte dai mercati esteri.
Interscambio commerciale lapideo I° semestre 2015 (valori euro)
|
BB081-Pietra, sabbia e argilla
|
|
I° sem 2014
|
I° sem 2015
|
Diff. Val ass.
|
Diff. Val. %
|
Inc. %
|
Distretto Apuano
|
102.726.097
|
100.603.052
|
-2.123.045
|
-2,1
|
39,0
|
di cui Massa-Carrara
|
86.020.346
|
86.637.360
|
617.014
|
0,7
|
33,6
|
Distretto Veneto
|
23.391.341
|
23.169.305
|
-222.036
|
-0,9
|
9,0
|
Italia
|
268.716.780
|
257.993.948
|
-10.722.832
|
-4,0
|
100,0
|
CG237-Pietre tagliate, modellate e finite
|
|
I° sem 2014
|
I° sem 2015
|
Diff. Val ass.
|
Diff. Val. %
|
Inc. %
|
Distretto Apuano
|
231.201.105
|
256.669.681
|
25.468.576
|
11,0
|
33,0
|
di cui Massa-Carrara
|
165.134.411
|
182.901.581
|
17.767.170
|
10,8
|
23,5
|
Distretto Veneto
|
216.655.415
|
241.995.018
|
25.339.603
|
11,7
|
31,1
|
Italia
|
724.148.413
|
777.013.082
|
52.864.669
|
7,3
|
100,0
|
Totale produzione lapidea
|
|
I° sem 2014
|
I° sem 2015
|
Diff. Val ass.
|
Diff. Val. %
|
Inc. %
|
Distretto Apuano
|
333.927.202
|
357.272.733
|
23.345.531
|
7,0
|
34,5
|
di cui Massa-Carrara
|
251.154.757
|
269.538.941
|
18.384.184
|
7,3
|
26,0
|
Distretto Veneto
|
240.046.756
|
265.164.323
|
25.117.567
|
10,5
|
25,6
|
Italia
|
992.865.193
|
1.035.007.030
|
42.141.837
|
4,2
|
100,0
|
Fonte: Elaborazioni su dati Istat
Infine, brevemente, riportiamo il numero di aziende attive nel settore della trasformazione lapidea, intesa come taglio, modellatura e finitura di pietre, nei due comprensori più rappresentativi a livello nazionale, quello vento e quello apuo-versiliese, con l’aggiunta del numero degli addetti, stimati al 30 giugno 2015.
Il totale delle imprese assommano a circa 764 nelle provincie di Massa-Carrara e Lucca, e rappresentano il 63,9% del totale regionale, in specifico il 35,1%, ovvero 419 unità, appartengono alla provincia apuana, ed il restante 28,9%, 345 imprese, alla provincia lucchese. L’incidenza degli addetti è pari al 67,7% del totale regionale, in valore assoluto circa 4.158, e sono distribuiti per il 60% a Massa-Carrara e per il restante 40% a Lucca.
Sono presenti invece nel distretto veneto, un totale di circa 698 aziende della lavorazione lapidea, un valore inferiore rispetto a quello apuo-versiliese, e pari al 77,7% del totale delle aziende di settore presenti a livello regionale. La provincia più rappresentativa è quella di Verona, con 431 imprese, che rappresentano il 48% regionale, e ben 3.163 addetti che invece pesano per il 52,9%. Il dato più interessante di questa disamina dei due distretti è quello riferito alla media di addetti per aziende, che risulta più elevate nel distretto veneto, dove ad un numero minore di imprese attive nella lavorazione lapidea corrisponde mediamente un numero di addetti superiore. Il numero di addetti medi per aziende nel veneto tocca il punto massimo con Verona, 7,3 addetti per impresa, mentre il livello massimo nel distretto apuano spetta alla provincia di Massa-Carrara con un valore di 5,9 addetti a impressa: le distanze paiono piuttosto rilevanti e mostrano una strutturazione aziendale più dimensionata nel comparto della trasformazione lapidea veneto rispetto a quello apuano.
Ditte attive e addetti del settore trasformazione nel comprensorio Apuano e Veneto al giugno 2015
|
Provincia
|
Attive
|
Addetti tot.
|
Inc % ditte
|
Inc % addetti
|
Numero medio addetti
|
LUCCA
|
345
|
1.687
|
28,9
|
27,5
|
4,9
|
MASSA CARRARA
|
419
|
2.471
|
35,1
|
40,2
|
5,9
|
LU+MS
|
764
|
4.158
|
63,9
|
67,7
|
5,4
|
TOSCANA
|
1.195
|
6.143
|
100,0
|
100,0
|
5,1
|
|
|
|
|
|
|
LA SPEZIA
|
58
|
293
|
|
|
5,1
|
|
|
|
|
|
|
Provincia
|
Attive
|
Addetti tot.
|
Inc % ditte
|
Inc % addetti
|
Numero medio addetti
|
PADOVA
|
90
|
447
|
10,0
|
7,5
|
5,0
|
VERONA
|
431
|
3.163
|
48,0
|
52,9
|
7,3
|
VICENZA
|
177
|
1.279
|
19,7
|
21,4
|
7,2
|
PD+VR+VI
|
698
|
4.889
|
77,7
|
81,8
|
7,0
|
VENETO
|
898
|
5.977
|
100,0
|
100,0
|
6,7
|
Fonte: Elaborazioni su dati Infocamere